29/12/06

Chiude un tempio del Rugby


Chiudera' domenica dopo un match d'addio tra Ulster e Leinster - come nel primo match la disputato - lo stadio dublinese di Lasdowne Road, onusto di gloria dopo 130 anni. Questo blog, allora giovane avanti, l'ha visitato 18 anni fa in stupefatta contemplazione di un vero e proprio tempio del rugby. Lasdowne Road, per il lettore che non lo sapesse, e' la casa della nazionale irlandese - da sempre unica istituzione comune alle due irlande - un luogo dove s'e' fatta la storia dello sport piu' bello del mondo. Lasdowne Road verra' rinascera' entro il 2009 piu' grande e piu' bello che pria ma con molto meno appeal e senza la DART che sfreccia (vabbe'...) dentro la tribuna. [LINK]

Igienici bastardi, non avrete il mio corpo [sempre meno] grasso

Da Il Foglio di oggi:

Igienici bastardi, non avrete il mio corpo grasso
La sigla è Naos, Strategia Naos. Sta per Nutrición, actividad física y prevención de la obesidad. Puro fascismo totalitario nella forma della fitness. Feroce ideologia illiberale mascherata da umanitarismo e solidarismo igienistico. Libera ormai dalle interferenze della chiesa, e della sua sapienza spirituale e carnale nelle strategie della salvezza, la Spagna ministra del culto zapateriano approda alla versione corretta e laica della salute. Ma sarebbe potuto capitare anche con Aznar, capita lo stesso con Blair, capiterà da noi dove si cominciò alla garibaldina con il mite elogio delle mezze porzioni del ministro Sirchia. Perché gli uomini per essere liberi devono governarsi con una idea di Dio, come se Dio ci fosse, e quando vi rinunciano trionfa al contrario l’idea dell’uomo che abita lo stato infermiere, dietologo, istruttore di ginnastica. Sono i prezzi bastardi, che saremo noi obesi, felici e infelici, a pagare: i prezzi del paganesimo di serie B che ci resta dopo che gli dèi sono fuggiti e nella fuga ci hanno lasciato gli idoli del tempo. L’obeso è vilipeso per ogni dove, anche soltanto l’uomo in sovrappeso è cacciato e umiliato dalle idee correnti. Gli si vogliono rifiutare le cure eventuali o, come ha detto il premier britannico, lo si metterà all’ultimo posto della fila assistenziale e sanitaria, gli si imporrà una tassa d’espiazione. Cure eventuali, dico, ché naturalmente il mondo è anche pieno di obesi sani e di gente fit e malata, purtroppo, e gli standard delle patologie riverite e accettate sono solo instrumenta regni per amministrare una cattiva vita, per offrire in nutrizione mistica la religione sostitutiva della dieta. Le patologie specifiche non riguardano il rapporto con la morte, bensì quello con la vita. Infatti moriremo tutti, presumibilmente, qualunque cosa dica la bilancia. L’obeso, il grasso, il ciccione, il gordo lo si vuole umiliare e ora, qui, in vita, in connessione con una campagna pubblicitaria machista della Burger King, da vietare con urgenza secondo le supreme autorità della nutrizione e della attività fisica, i fasciobalilla dello zapaterismo impazzito. Lo si vuole anche impiccare a un’effigie, il deforme abbondante, quella della violenza maschile e della bestialità. Proprio lui che secondo uno dei tanti rottami alla deriva del pensiero psicoanalitico è il simulacro di una donna incinta. Nessuno proverà vergogna intellettuale e disagio morale per un attentato sordido alla libertà di essere, di pesare quanto si voglia, di spremere dall’esistenza un piacere che sa sposarsi all’attività mentale: san Tommaso pesava centotrenta chili quando morì a Fossanova e papa Giovanni era di un’obesità specialmente rotonda e segnata dalla sua stessa beatitudine, cazzoni che non siete altro. Una libertà di essere che sa sposarsi all’attività fisica libera: personalmente peso da centodiciannove a centocinquanta chili nell’arco di cinquantacinque anni di vita, e sono una delle persone più attive che si conoscano, la mia cavalla mi sopporta e mi ama, e la mia barca mi porta, e le mie gambe malferme aspettano condanne che tardano ad arrivare, fanculo a quegli stronzi del Noas. La compunzione ideologica corretta e ipercorretta è il mostro ipocrita dal quale dobbiamo imparare a difenderci, con l’aiuto si spera delle multinazionali della carne, degli hamburger XXL, extralarge come le mie mutande di cotone, e di qualcun altro più disinteressato, più caritatevole e umano, meno umanitario di questi fottutissimi saltatori nel cerchio di fuoco della modernità teologale, adoratori del Dio light, figli della Saccarina e devoti della Santa Insalata. La lezione manipolatoria e sofistica della fine d’anno è che bisogna dare l’ostia ai combattenti anticristiani, che il loro ricordo sia benedetto per ciò che sono stati, e togliere la carne ai derelitti della tavola calda, bollarli (Exsurge Domine, il maiale selvatico squassa la tua vigna), scomunicarli secondo il rito della derelizione che si apparecchia lontano dalla rosticceria e dalla macelleria, sull’altare del sushi bar. Tutto a cura dello stato e in nome dello stato. Bravi libertari zapateristi dei miei stivali. Brava la compunta cronista del Corriere che proclama “fuori tempo massimo” l’uomo insaziabile del Big Mac. Bravi partigiani della Strategia Naos. Bravi esorcisti del Whopper Triple, che per smaltirlo bisogna camminare a passo svelto per 14 mila metri. Avete santificato la magrezza tossica e proclamato beatissimi i poveri morti per Aids, angels in America. Avete dannato come soggezione devota la continenza e la castità, pensando che il piacere e la sua ricerca stiano molto al di sopra del bene. Bravi ideologi della vita profilattica ora approdata al culto del senza carne e senza spirito. Io che sono un elefante e posso spiaccicarvi sulla testa la mia immensa fatta, io voglio restarmene a Castelvecchio, senza la vostra neolingua, senza la vostra attività fisica di stato, ad ascoltare “le vecchie parole sentite/ da presso con palpiti nuovi,/ tra il sordo rimastico mite dei bovi” (Giovanni Pascoli). E se voglio carne bovina in tripla fetta, grassa e calorica, dovete trovarmi il preservativo giusto e consentirmi di addentarla, fascisti e stronzi che non siete altro.

27/12/06

Musica natalizia

Questo blog consiglia questo album:



Una preview:


Se proprio v'e' piaciuto: [LINK]

24/12/06

E' stato Bill

Il 30% dei pinguini della isole Falkaland (Malvinas per Maus) e' scomparso. Secondo gli scienziati e' colpa del riscaldamento globale, io ho altre idee... [LINK]

20/12/06

Soluzioni statali ai fallimenti del mercato

Lunga vita al compagno Mao e a Kim o Park Sarcazzo! Cina e Corea del Sud impongono caricabatterie e cavi dati comuni a tutti i cellulari. Da liberalliberistlibertario non dovrei dirlo, ma era l'ora cazzo! Ne ho, come altri milioni di persone, la casa piena di 'sti cosi. E ora che si occupino anche di laptop, lettori mp3, navigatori gps e il resto della panoplia. [LINK]

ANP chiama Israele

La mia amica Ipazia riposta sul suo blog un'intervista a Mr Baha Balusheh, coordinatore dei servizi palestinesi. Mr Balusheh dice, tra l'altro: "E le dico che Israele in questa storia di Gaza non c'entra niente. Anzi, faccio appello a Israele e al mondo perché ci aiutino a fermare l'incendio di Gaza, che presto minaccerà l'intera regione. E per fermare le fiamme c'è un solo modo: bloccare le armi che arrivano qui e i terroristi al servizio di potenze straniere che stanno provocando il caos. Noi, da soli non ce la possiamo fare". Mr Balusheh ha avuto recentemente i tre figli uccisi in un attentato stile vendetta trasversale mafiosa. Da leggere. [LINK]

18/12/06

Masticoni (Chewingums) Inquietanti

20/12/06, 15.07 - AGGIORNAMENTO: Il tizietto verde non si scopa solo limoni! [LINK]

18/12/06, 22.34 - AGGIORNAMENTO: Non sono masticoni, sono mou al limone, nemmeno male.


L'altro giorno all'aeroporto di Bratislava m'erano rimasti due spiccioli in valuta e c'ho preso distrattamente una confezione di Chewingum (qui si chiamano masticoni, faccio lo yankee per farmi capire). Poi l'ho guardata e sono iniziati i dubbi: quel coso verde cosa sta facendo a quel limone?? E perche' il limone ha la faccina cosi' soddisfatta? E Ratzinger lo sa che vendono 'ste cose? E il MOIGE che dice?

Yankee Scam

Arrivata fresca, fresca:

Greetings,

I am
Captain Smith Scott of the US Marine Force on Monitoring and Peace keeping mission in Baghdad-iraq. On the 26th day of October 2006, we were alerted on the sudden presence of some terrorists camping in a suburb not too far from Karbala here in Iraq. After immediate intervention, we captured three (3) of the Terrorists, twenty-six (26) were killed leaving seven (7) injured.

In the process of torture they confessed being rebels for late Ayman al-Zawahiri and took us to a cave in Karbala which served as their camp. Here we recovered several guns, bombs and other Ammunitions including some boxes among which two contains suspected nuclear weapons, one filled with hard drugs(cocaine) and the other four to my amazement contain some US Dollars amounting to $10.2M after I and two of my junior intelligent officers counted them. I however instructed them to keep this in high secrecy.

I am in keen need of a “Reliable and "Trustworthy” person like you who would receive, secure and protect these boxes containing the US Dollars for me up on till my assignment elapses here in Iraq. I assure and promise to give you 14% of this fund, however feel free to negotiate what you wish to have as your percentage in this business.

Please assure me of your keeping this top-most secret to protect my job with the US Monitoring and Peace Keeping mission. I will be waiting to hear from you as soon as possible to proceed. Do not reply to this email, reply me to: xxxxx@xxxxx.xxx for security reasons.

Sincere regards,
Captain Smith Scott.

17/12/06

Legenda

Le memorie di Kopácsi Sándor, giovane operaio comunista, partigiano, colonnello di polizia, questore di Budapest nel '56. [LINK]

16/12/06

E' lecito menare un giudice di cassazione

Solo se lo fai saltuariamente e gli trombi la moglie. Io almeno l'ho capita cosi' la notizia ANSA linkata. [LINK]

10/12/06

Salviamo il Golfo dei Poeti

Presto volentieri lo spazio di un post all'appello di un amico plantigrado ligure:

Come sapete, ho la fortuna di vivere nel golfo più bello d'Italia (ciao Whip!): il Golfo dei Poeti. Ebbene, gli amministratori locali, con l'accordo della opposizione, hanno approvato un piano regolatore del porto che è un monumento alla umana idiozia; se passerà, con i suoi 300.000 mq di interramenti e il raddoppio del movimento dei container, il destino di questo nostro straordinario golfo sarà segnato per sempre. Non c'è nessuna giustificazione logica a tanta barbarie: la ricaduta occupazionale prevista è risibile, così come l'indotto per la città. Io, nel mio piccolo sto conducendo una battaglia per evitare questo scempio: partecipo alle attività del comitato del golfo di Schiffini, sono il presidente di un comitato ambientalista (la salamandra) e, udite udite, ho sfilato con la bandiera dei verdi (che spesso sono I compagni di marcia del ragliante) all'ultima manifestazione cittadina. La segretaria della Federazione dei Verdi spezzina, Daniela Minutolo, è una bella persona, severa e coerente. Ha messo on line una petizione per protestare contro il P.R.P.
Mi farebbe piacere se la firmaste e linkaste (se potete) nei vostri blog.


Io ho appena firmato. [LINK]

Autocontrollo Ferreo

Stasera ero a cena con un po' di gente di varia estrazione, alcuni dei presernti (una la conoscente) sono stati ad una manifestazione tempo fa e ne parlavano entusiasticamente. Mentre ne parlavano stavo tubando in un divano e mi sono trattenuto, ci tenevo che lo sapeste.

Khalastiniano?

E che vuol dire? Non ne ho idea, ma Ritvan ha ragione da vendere. [LINK]

Come si combatte una battaglia...

...in un paese democratico: lo spiega Ipazia relativamente ai CPT. [LINK]

Maruonna mia

1.5 kg di ziti spezzati in adeguata acqua e sale.

Soffriggere due grosse cipolle in abbondante olio con 3 grosse acciughe, aggiungere troppo peperoncino, uvetta(prima spurgarla in acqua), capperi (prima spurgarli in acqua), pinoli, olive nere.

... Soffriggere pesantemente...

Sfumare con una bicchierata del vino che state bevendo nell'attesa.

Aggiungere mezzochilo di tonno sottolio lavorato con cannella(Q.B.), chiodo di garofano (Q.B.), finocchio sarvatico.

... Soffriggere pesantemente...

Aggiungere settotocentogrammicirca di pelati sgocciolati e parecchio origano. Sale (non dovrebbe essercene bisogno) e zucchero (idem) Q.B.

... Sobbollire parecchio...

Mescolare agli ziti nella padella e saltare. Servire.

08/12/06

Come funziona la democrazia?



Cosi', piu' o meno. Grande, grandissimo Doonesbury: una lettura fondamentale.

04/12/06

Concorso "La faccia come il culo": L'Olanda in testa

Il governo Olandese insignisce di un riconoscimneto i membri di DUTCHBAT, il battaglione olandese che nel Luglio 1995 - portando le insegne ed il casco blu dell'ONU - permise senza colpo ferire agli irregolari serbi di entrare nell'enclave protetta di Srebrenica, rastrellare tra i rifugiati bosniaci tutti i maschi dai ragazzini in su, circa 8.000, e massacrarli. E ora a quei soldati, uomini delegati a portare le armi, a uccidere e morire per lo stato - indi per gli altri - che cosi' malamente hanno fallito viene dato un premio. Che vergogna, da europeo sento una vergogna personale a vedere il tenete colonnello Karremans - deputato a proteggere i profughi di Srebrenica - che brinda con il generale Mladic, comandante dei carnefici. [LINK]

03/12/06

Silenzio, finalmente

Ho sostituito questo con questo e disconnesso un paio di ventole sugli HDD. D'estate mi sa che dovro' riconnettere le ventole, ma per ora nella stanza regna un piacevole silenzio.

The Sandbox

I soldati sopravvissuti alle guerre da sempre pubblicano memorie, dall'Anabasi fino a Jarhead passando per Niente di nuovo sul fronte occidentale e Chickenhawk. Il fenomeno dei milblogs - i blog dei militari USA in servizio durante la Wan on Terror - non e' qundi del tutto nuovo. Ma e' nuovo sotto un aspetto: grazie alla disponibilita' di connessioni internet sul campo i grunts di oggi non aspettano di tornare a casa per poi mettersi a scrivere memorie necessariamente filtrate dal tempo e spesso depurate da molti aspetti dell'esperienza vissuta, ma tengono i loro blog nei momenti liberi dall'attivita' militare. Di blog simili ce ne sono centinaia, forse migliaia, e sono a mio giudizio una lettura estremamente interessante: cercando milblog su Google ne trovate quanti volete. Un buon esempio e' quello aperto da Slate a tutti i militari USA in Iraq ed Afganistan: The Sandbox.

02/12/06

I migliori blog della nostra generazione

Uno dei migliori blog che conosco e' quello del mio amico MMAX. Spesso non sono daccordo con lui, e poi e' un fighettomilanese insopportabile, ma anche quando sbaglia lo fa in modo intelligente. Leggetelo. [LINK]

23/11/06

Ciao Perozzi!

Vita in un cestino

Redivivo!

Il disco di backup, un vecchio Maxtor ATA-133 da 110GB, non era morto: era morta l'elettronica del cassettino USB che lo conteneva. L'ennesima lezione sul comprare troiai a due lire. Sto backuppando in questo momento sul vecchio disco installato in un nuovo - e costoso! - cassettino Enermax. Il cassettino vecchio e' nelle amorevoli mani di un collega che ne riparera' - forse - l'elettronica per poi finire alla mia abituale discarica di materiale informatico farlocco: mio fratello.

Ristoranti: i retroscena

Nella mia bulimia libraria (ho smesso di postare i miei acquisti perche' non gli stavo dietro) m'e' capitato tra le mani un libercolo piacevole: Kitchen Confidential di Anthony Bourdain. Leggetelo. [LINK]

21/11/06

Senza rete

Il disco di backup e' appena morto...

20/11/06

Una riserva per il PdCI

Questa pare la proposta piu' umana per disporre del puzzolente partitino che sfila con i bruciatori di bandiere e di manichini dei nostri soldati. Ma che sia ben segnalata tramite appositi cartelli.

18/11/06

17/11/06

TANSTAAFL

E' mancato ieri un grande intellettuale liberale: Milton Friedman . Tra le altre cose Friedman e' l'autore di Capitalism and Freedom (Capitalismo e Liberta') un libro che mi ha cambiato politicamente la vita.

15/11/06

PornoTube

Interessante spoof del piu' celebre YouTube, chissa' se la senatrice Serafini (Ulivo) ed i ministri Mastella (POP-UDEUR) e Melandri (ULIVO) chiederanno una authority per arginare il fenomeno? [LINK]

Istruzioni per l'uso

Per il massimo effetto avviate i filmati sottostanti contemporaneamente.

Blitzkrieg!

You May Be a Communist!

Dall'US ARMY utili consigli per distinguere i famigerati comunisti dal resto dell'umanita'.

13/11/06

Come ha fatto cristo a camminare sull'acqua?

Si e' servito di un trucchetto: non era proprio acqua, era un liquido non-newtoniano come quello del filmato che potete vedere qui.

12/11/06

Traghetti

L'inazione del nostro govenro sull'immigrazione - IMHO uno dei problemi centrali della nostra epoca mi spinge a rispolverare un mio vecchio - e' del 5/10/04 - post in merito su IPI:

... propugno da sempre la soluzione traghetto: per eliminare gli scafisti bisogna mettere dei regolari traghetti.
L'immigrazione e' un fatto ineluttabile IMHO, come la gravita'. Dato che c'e' vediamo di vivere il fenomeno con il minor danno possibile per tutti i coinvolti, anzi guadagnandoci tutti.
Quindi traghetti ed aerei di linea a prezzi di mercato - non sovvenzionati eh, che le compagnie che li operano traggano il loro profitto in santa pace - assieme a uffici consolari nei paesi di emigrazione dotati di ampie strutture e ricchi di personale addestrato: le facolta' di studi sociali sono COLME di gente giovane, sveglia e interessata al problema che andrebbe piu' che volentieri a lavorarci. Per non parlare della seconda generazione di immigrati che potrebbe fornire operatori in bilico tra due culture FONDAMENTALI in una impresa del genere. Nonche' uffici di collegamento delle regioni, delle metropoli, delle associazioni di industriali, delle ASL delle FdO, dei provveditorati e financo dei sindacati piu' interessati (non in senso culturale, eh, nel senso di quelle zone dove maggiore e' l'arrivo di immigrati).
Nonche' struttura qui da noi che curino seriamente l'inserimento fornendo le basi per vivere in Italia da cittadini e non da servi. Intendo, oltre alla lingua, corsi che spieghino come si disbriga una pratica, quali sono i diritti ed i doveri di un cittadino, il codice della strada e simili. Tutte cose che a noi paiono banali ma, mi assicurano persone impegnate nel settore, sono spesso difficolta' tali per i cittadini stranieri da farli vivere godendo meno diritti di quei pochi concessi. E poi, IMHO fondamentali, speculari corsi o programmi di divulgazione per gli italiani indigeni.
Per finire, incentivi per arruolare immigrati tra le FdO e nelle amministrazioni periferiche dello stato per "portar dentro" persone che comprendano modi di pensare che spesso, di fronte ad una esteriore somiglianza, sono estremamente diversi dai nostri e, sopratutto, per fare in modo che il cittadino immigrato che entra in un ufficio o si deve rivolgere ale FdO per veder protetto un proprio diritto incontri una faccia ed una testa piu' simili alla sua.
E, fondamentale, una procedura per l'ottenimento della cittadinanza, ma anche di semplici permessi di soggiorno, prive dei loop che infestano quelle attuali e, sopratutto, con termini piu' brevi. Italiano e' chi italiano vuole essere IMHO, se un immigrato vuol diventare italiano per me le porte sono aperte.
Utopia? Boh, forse. Io lo considero un programma di investimenti, investimenti con IMHO un ritorno ampio e nemmeno troppo a lungo.
Non parlo dei provvedimenti IMHO necessari a migliorare la situazione nei paesi di emigrazione perche' il post e' gia' troppo lungo e perche' avrebbero effetti a lungo periodo mentre, solo ieri 22, la gente continua a morire nel canale di Sicilia.

Prima o poi ci devo andare

Al Burning Man [LINK]

06/11/06

Chimere

Ricercatori inglesi impegnati nel campo delle cellule staminali hanno richiesto il permesso di creare embrioni parte umani, parte bovini. Ora si da il caso che io sia un positivista sfegatato con una fede irragionevole ed anacronistica nel progresso, e che perdipiu' speri ardentemente nel progresso medico - e le staminali ne sono la frontiera - per poter campare sano il piu' a lungo possibile divertendomi pure, ma certe notizie ancora mi fanno sobbalzare. Intendiamoci, a quanto leggo non si tratta di raeliani suonati o simili ma di una serissima ricerca e gli embrioni "vivrebbero" solo 5 giorni... pero' il sobbalzo resta. [LINK]

Torna il silicone

La FDA USA, sulla scia dell'equivalente organismo di controllo canadese, sta per approvare il ritorno delle protesi per il seno in silicone bandite nel 1992. [LINK]

03/11/06

And the winner of..

the Holocaust Cartoon Contest-2006 is.....Derkaoui Abdellah!

Ma anche il nostro Alessandro Gatto si è ben posizionato in questo concorso grazie a questa vignetta dalla tecnica indiscutibilmente apprezzabile nonostante l'espediente tra le righe della casacca dei deportati/sbarre di una prigione sia abbastanza banale.


Per quest'anno dovrà accontentarsi di tre monete d'oro, un trofeo e una menzione d'onore....
Sull'obolo e il manufatto ho le idee abbastanza chiare ..qualcuno definisca il concetto di onore in questo frangente, perché a me sfugge.

Ripreso dal blog di MMAX

01/11/06

Salto nel buio

Questo blog e' passato alla beta della nuova interfaccia di Blogger... che qualcuno ce la mandi buona.

Seghe Giapponesi

E molto altro in un ottimo sito di ecommerce di coltelleria nipponica. Qualcosa anche a prezzo abbordabile. [LINK]

28/10/06

Low cost to HK

A Hong Kong con 200 sterle... quando si va? [LINK]

25/10/06

Skunk Works

Non e' quello che pensate: parlo dei programmi aeronautici "black" delle FFAA USA, non di qualche nuovo clone di erba superpotente. Un articolo su Popular Science fa una panoramica di cio' che potrebbe avere nascosto nel cilindo lo zio Sam. [LINK]

La Russia di Putin

Lo sto leggendo, interessante e agghiacciante al tempo stesso. [LINK]

23/10/06

Una bambolina a chi indovina

Update 28.10.06 19.20: Scusate il ritardo ma Blogger.com ha avuto qualche problemuccio. Nella foto e' raffigurata l'ambaciata russa, fu sovietica, a Cuba nel quartiere di Miramar all'Avana. Dal vivo e' MOLTO piu' brutta e grossa di cosi'.

Update 25.10.06 19.20: La soluzione verra' pubblicata domani.


Cos'e'?

La Cina è vicina?

Bell'archivio di manifesti propagandistici cinesi [LINK]

19/10/06

Gibsonianamente fichissimo

Un datacenter completo containerizzato. Nero. Strafico!

[LINK]

22/09/06

I saw the best minds of my generation destroyed by Google

Un grande - al solito - Bruce Sterling racconta su "The New Scientist" la difficolta' di essere un adolescente tra qualche anno. [LINK]

17/09/06

Da leggere

[LINK]

Anna

1.000 £ ben spese?

In UK stanno per deregolamentare il settore del gambling, contempo- raneamente esce sul mercato un dispositivo - caro per la verita' - che secondo prove condotte in laboratori governativi consentirebbe di ribaltare il favore del 2,7% del casino' nei confronti del giocatore. Dispositivo che con la nuova regolamentazione sarebbe legale. Legale non vuol dire che i casino' lo accetteranno o renderanno la vita facile a chi lo usa (leggere questo in merito a sistemi legali per vincere al casino'). [LINK]

13/09/06

AHHAHAAHAHAHHHHAHAHHA

Semplicemente non ci posso credere, ed allo stesso tempo e' troppo buffo. Su USENET direi ROTFL [LINK]

Tempo di affari!

Cala il prezzo al consumatore finale delle droghe piu' diffuse in UK. Se vivete nel Regno Unito ed avete smesso di drogarvi perche' non ve lo potevate permettere e' un'ottima occasione! [LINK]

11/09/06

Set per film apocalittici alla foce del Tamigi



Parlo dei forti antiaerei costruiti su piattaforme alla foce del Tamigi durante la IIGM. Non credete siano perfetti? [LINK]

Panorami a 360°

Sito danese che, sfruttando una tecnologia Apple, presenta panorami immersivi a 360° da tutto il mondo. Provate e ne rimarrete entusiati! [LINK]

07/09/06

Tatuaggi

“L'uomo moderno che si tatua è un delinquente o un degenerato. Vi sono prigioni dove l'ottanta per cento dei detenuti è tatuato. Gli individui tatuati che non sono in prigione sono delinquenti latenti o aristocratici degenerati. Se avviene che un uomo tatuato muoia in libertà, significa semplicemente che è morto qualche anno prima di aver potuto compiere il proprio delitto”
Adolf Loos (Brno 1870, Vienna 1933)

Pac Gnam!

04/09/06

05/08/06

Anna Santini

Stamane su questa palla di fango nello spazio e' comparsa alle 10.45 Anna Santini, la mia prima nipote.

Ferie d'agosto


Io me ne vado per un po'. Ci risentiamo.

31/07/06

Sostiene Renault

Eugenio Mastroviti - AKA Louis Renault - ci offre interessanti considerazioni sul rapporto tra islamisti radicali europei o rifugiati in europa e gli statiche li ospitano o ospitavano in occasione del conflitto libanese. Bravo Reanult! E bravi Royal Marines: sono soldati veramente disciplinati, altri gli avrebebro menato o - in casi estremi - pure sparato al signor Bakri. [LINK]

27/07/06

23/07/06

gli occhi dell'europa su davide e golia [da Rosalucsemblog]

Ripropongo un ottimo post di Rosalucsemblog.

Mai come in questi giorni ripenso alla analisi dello storico israeliano Van Creveld, a proposito dello stallo mediorientale dovuto paradossalmente proprio al vantaggio militare ebraico nei rapporti di forza con gli arabi.
Secondo D'Alema - ma a quanto pare anche secondo Chirac, secondo quasi tutti - la reazione israeliana al lancio di razzi degli Hezbollah sarebbe "sproporzionata". L'Europa non può fare a meno di togliere lo sguardo e il giudizio dagli ebrei.
Eppure misurare i rapporti di forza è il senso ultimo di ogni guerra: il più forte di solito vince, il più debole perde, e la guerra finisce. Un modo pessimo di risolvere le controversie, una realtà triste ma finita, delimitata nel tempo.
Questo invece è l'unico caso in cui il più forte non può mai vincere, perchè si prentende che si " proporzioni" alla debolezza del nemico. E non un nemico che vuole trattare e ottenere vantaggi materiali per se' o per la sua gente, come vuole il naturale e in ultima analisi salubre egoismo umano, che ma punta a nulla di meno - ed esplicitamente, in ogni sua manifestazione/statuto/espressione - che alla eliminazione fisica e totale della controparte. Al terrorismo arabo non interessano vittorie militari sul campo, cui seguano dei vantaggi immediati - come in una guerra tradizionale. Di fatto, le miserevoli condizioni dei palestinesi dei territori - i morti in libano, non sono in alcun modo una realtà di cui il terrorismo e chi lo gestisce desiderino la cessazione. Quando mai gli attentati sono stati usati per ottenere un vantaggio sulla trattativa? La strategia del terrore non serve ad imporre condizioni, ma ad aumentare il caos e a logorare il nemico. Serve a prendere tempo e ad allontanare ogni ipotesi di trattativa. Quei morti, quella povera gente sono una bandiera, servono a commuovere il mondo e dunque a prolungare lo stallo. Chi muove il terrorismo in base a quella ideologia feroce - che non è disposta ad accettare altro che l'eliminazione del "cancro ebraico " dalla terra araba - è disposto a qualsiasi sacrificio, in termini di vite umane, è disposto ad aspettare un tempo infinito, pur di ottenere l'unico risultato per lui accettabile, e così facendo - sacrificandosi per sempre - accredita se stesso come "Davide" debole ma coraggioso e il suo nemico come un grosso Golia ottuso, forte e cattivo. Questa è l'immagine che molti in Europa, e ormai anche molti in America - soprattutto a sinistra - hanno sviluppato di quel conflitto: la colpa è nella forza stessa, secondo loro, e non nella caparbia ostinazione anon cessare mai, per nessun motivo, le ostilità.

When You Got Nukes You Got Seul

ROTFL [LINK]

22/07/06

Serata di merda

Ieri sera sono uscito con il solito gruppo d'amici, con noi c'era anche una ragazza che lavora presso l'ufficio stampa della branca italiana di una nota ONG internazionale che si occupa principalmente dei diritti dei prigionieri politici e non. La conosco da un po' ma la vedo molto saltuariamente, lei sta con uno ma c'e' una evidente corrente di simpatia & attrazione tanto che la sua migliore amica ed il suo uomo - che poi e' uno dei miei migliori e piu' vecchi amici - tifano apertamente un qualcosa che non s'e' mai concretizato. Insomma rimaniamo soli per un tragitto in auto - il viatico del mio amico e' stato "Non parlare di politica ed e' fatta" - trascorso flirtando e un po' di piu'. arriviamo in un locale all'aperto dove ci aspettava la coppia di cui sopra e ci mettiamo a sedere. La discussione cade sui viaggi, lei e' stata recentemente in Palestina - "In teressante!" "Racconta!" "Ma non hai paura?" - e di li sull'attuale conflitto e sulla situazione mediorientale e israelo-palestiense in genere. E la cosa scade, non subito anzi all'inizio mi diverto alla descrizione della festa popolare di Hamas che sembra la festa dell'Unita' con i falafel al posto delle salsicce, ma poi scade. Insomma la donzella si lancia in mirabolanti racconti di arabi israeliani che non hanno diritti, di leggi che in un incidente stradale tra un israeliano ebreo ed uno arabo dann oautomaticamente ragione all'ebreo. Io li per li mi trattengo, insomma mi interessavano piu' la chioma rossa e lo scollo generoso, ma poi azzardo timidamente che mi pare strano, che pur tra tanti problemi identitari e di diritti non e' proprio cosi', che ci sono parlamentari arabi alla Knesset e giudici arabi, arabi nell'IDF... non faccio in tempo a continuare "Ma cosa dici? Ma lo sai che parlamentari arabi sono stati vittima di esecuzioni extragiudiziali??" a quel punto distolgo lo sguardo dal clevage e ribatto che e' falso, falsissimo, che l'IDF ha si ucciso un bel po' di gente nei territori, che le vittime erano a volte civili che passavano di li ma erano anche e sopratutto guerriglieri e terrioristi. E che erano stranieri, non certo cittadini Israeliani, mai e poi mai sarebbe possibile una cosa del genere, Israele non e' la Siria o il Cile di Pinochet. Li capisco che per stasera non si tromba, lei s'incazza davvero e si lancia in una requisitoria che rispetta tutti i canoni dell'antisionismo militante e ne cita tutti i miti. La coppia di amici intanto cerca di intervenire ma non ci riesce, gli argini sono rotti e la rossa non ascolta piu'. Chiedo qualche fonte, "Ci sono stata [10 giorni...] ed ho letto Chomsky", "Ah. E chi erano quei parlamentari della Knesset uccisi con un Hellfire?" "Non ricordo, ti mando i riferimenti in mail, ciao". Ancora non ho ricevuto nulla, sono andato a casa da solo, mi sa che non la rivedo e la mia stima nella nota ONG e' calata un bel po'... serata di merda.

18/07/06

Cari pacifisti, basta sciocchezze

Raccolgo l'invito di Ipazia a dare la massima diffusione al bell'editoriale di Adriano Sofri apparsso ieri ieri (17 luglio) su Repubblica.

Cari pacifisti, basta sciocchezze
Si può perdere la testa, con le migliori intenzioni. Gino Strada dice che in Afghanistan oggi si sta peggio che sotto i taliban. Si stava meglio quando si stava peggio. Dice che, se il governo cadesse sul problema della guerra, lui brinderebbe. La guerra di cui parla è l'intervento della Nato, autorizzato e ora implorato dall'Onu, in Afghanistan. Il governo di cui parla è il chiaroscuro governo di centrosinistra. Gino Strada è molto ammirato, e se lo è meritato. Anch’io lo ammiro, sul serio. Però so che dice delle sciocchezze colossali. L'ammirazione che si è guadagnato gli gioca un brutto scherzo: gli fa spendere il suo credito sostenendo presso un pubblico generoso quelle sciocchezze, diametralmente opposte agli ideali che vuole perseguire. Strada cura le persone che hanno bisogno di cure. Spiega che non tocca a lui occuparsi di che governo sia in sella. Un ferito è un ferito, un malato è un malato, che si tratti di un bambino o di un uomo adulto, di un talebano o di un marine, di un signore della guerra o di una madre di famiglia. Così dev'essere. Strada protesta che il suo amore per la pace non è “di sinistra radicale”, né di altro colore. L'amore per la pace non ha colore o li ha tutti, come l'arcobaleno. Così dev'essere. Naturalmente, nella realtà le cose non vanno così nitidamente. Nella realtà si viene a patti con la situazione. Far funzionare un ospedale sotto i taliban può costringere a compromessi che sembreranno accettabili o no: non fosse che il compromesso inevitabile di rinunciare a denunciare l'infamia del regime dei taliban. Accettabile, perché non spetta al chirurgo la denuncia di un regime politico: e nessuna persona sensata glielo rimprovererà. Al contrario, ammirerà il modo in cui il medico sacrifica il proprio orgoglio a una causa più nobile e altruista. L'altro ieri, intervenendo all'assemblea romana "contro la guerra", Strada ha parlato del governo Karzai come di “un regime di criminali e fondamentalisti”. Vorrei chiedergli, senza nessuna malevolenza, se abbia mai pronunciato un giudizio del genere durante il regime del mullah Omar: che era per antonomasia “un regime di criminali e fondamentalisti”, escluso dalle stesse Nazioni Unite, che pure hanno così gran braccia. Oggi Strada incita a una campagna politica in nome del fatto che il regime attuale in Afghanistan è peggiore di quello dei taliban. C'è qui un'incoerenza, anche quando si ammettesse che l'assunto sia vero: ed è l'ultima delle cose che una persona appena ragionevole possa ammettere. Ci sono oggi manifestazioni contro la presenza di truppe internazionali in Afghanistan. Non ci furono ieri manifestazioni contro il regime dei taliban in Afghanistan. Strada, o altri, possono replicare che oggi c'è una guerra, e il regime dei taliban assicurava comunque una pace. Non è vero. Una guerra intestina, anche dopo la cacciata degli invasori sovietici, non era mai cessata in Afghanistan. Il regime taliban, tirannide oscena quanto poche altre, forniva anche un territorio e una parodia di Stato al terrorismo di Al Qaeda. Strada non si stanca di ripetere che gli americani foraggiarono a suo tempo Bin Laden e i taliban. E’ vero: ma che cos'ha a che fare con l'eventualità di un ritorno incontrastato dei taliban a Kabul?
Strada si batte per la messa al bando del la guerra, e rifiuta di lasciarsi etichettare. Altri non esitano a dare al loro impegno un colore di sinistra. Anzi, pensano che pacifismo e sinistra siano oggi sinonimi, e anche che pacifismo e nonviolenza lo siano. Ci sono in questa bella illusione dei corto circuiti che danno la scossa. Prima ancora, c'è un equivoco micidiale. Perché una sinistra devota alla libertà e alla pace manifesterebbe non per liquidare, ma per migliorare la presenza di una forza internazionale legittima in Afghanistan: e legittima non vuol dire solo autorizzata dall'Onu - condizione che è oggi data senza riserve - ma proporzionata nel metodo e nei fatti al compito che proclama di voler svolgere, la protezione dei diritti umani e della democrazia. Dire no, senza alcuna distinzione, a qualunque impiego della forza, in Iraq o in Afghanistan, a Timor o in Bosnia o al confine israelo-libanese, è uno slogan infantile, un sacrificio tributato alla consolazione dell'assolutezza. Il punto più debole della missione afghana sta nella mancata valutazione e discussione pubblica, in Italia, del fine dell'intervento e della sua efficacia; e, rispetto ai paesi alleati, nella inesistente o insignificante voce italiana in capitolo. La stessa misconoscenza, che conduce a una presenza militare inerte e inadeguata, viene lamentata negli altri paesi che hanno in Afghanistan una forza significativa, come la Francia. Noi disponiamo di qualche buon reportage (i lettori di Repubblica conoscono gli ottimi di Guido Rampoldi, delle opinioni, divenute un increscioso duello, di Strada ed Emergency da una parte e Alberto Cairo dall'altra, e poco più. I nostri militari, di ogni grado, sono assenti, e non si capisce proprio perché, dato che la loro esperienza non può che essere istruttiva. Solo una malintesa chiusura da corpo separato, e un'ancor più malintesa subordinazione al primato della politica e della sua vanità, fa sì che dei militari senz'altro in grado di valutare in modo serio le ragioni e i modi di una presenza (o di un ritiro: il generale Mini, per esempio, fresco pensionato, sembra favorevole al ritiro, e con argomentazioni di merito) non figurino nella discussione italiana, e siano sostituiti da opinionisti televisivi di ruolo. Proverò per un'ennesima volta a dire a interlocutori persuasi di essere i titolari in esclusiva dell'avversione alla guerra, e gli ultimi resistenti della fedeltà ai principii (dentro la "casta politica": perché, quanto al popolo, sono convinti di averlo largamente dalla propria), quale considerazione agisca per me con una forza di principio. Lo dirò con un argomento preso a prestito, con una piccola forzatura retorica, dalla retorica del buon chirurgo. Le persone soffrono di malattie e di ferite, e hanno bisogno di un pronto soccorso, un ospedale, medici e infermieri capaci e appassionati. Soffrono anche, però, dell'oppressione, della prepotenza, del carcere domestico per le donne, dell'esclusione dalle scuole per le bambine, delle frustate per chi ride a gola piena, della galera per i dissidenti, dell'umiliazione di desideri e diritti. Nei confronti dell'oppressione di governi brutali contro i loro stessi sudditi, della sofferenza impressa nei loro corpi e nelle loro anime, noi, loro simili privilegiati, siamo come altrettanti medici senza frontiere, altrettanti soccorritori d'emergenza, tenuti a occuparcene, a solidarizzare, a prendercene cura. E come lo sappiamo oggi perché abbiamo ripensato alla nostra storia, e perché il mondo ci si è così rimpicciolito addosso se fossimo tutti legati a una deontologia, a un universale giuramento di Ippocrate. Il quale ci impegna a mettere la guerra al bando dalla vicenda umana, e, proprio per questo, a metterle sosta o fine dove infuria, a intervenire con una legge internazionale, un tribunale internazionale, una polizia internazionale, dove sia violata l'incolumità di comunità e minoranze e persone, e sia schiacciata la loro dignità. Negare questo, o peggio non vedervi se non un capzioso gioco di parole, equivale a negare che dentro la sovranità degli Stati nazionali, feticcio ravvivato dal pacifismo assolutista, ci sia bisogno di una legge, un tribunale, una polizia. Cioè una forza legittima e proporzionata e trasparente: il contrario della potenza tracotante e smisurata e opaca della guerra. I miei argomenti, come si vede, non hanno fin qui toccato la questione del governo: benché io legga con raccapriccio che Strada “brinderebbe alla caduta del governo” su quello che chiama il tema della guerra; ben che ascolti con amarezza i senatori che parlano di sè come Resistenti, e i loro tifosi che irridono alla “sindrome del governo amico”. Non l'ho toccata perché sono persuaso della loro sincerità spinta fino alla superstizione. Sono persuaso che voteranno, in più o meno degli otto saliti alle cronache, ignorando le conseguenze per il governo, e che nessun argomento sappia intaccare il loro partito preso. Del resto, la venerazione del "senza se e senza ma" esclude un confronto che possa portare a reciproci riconoscimenti. Se fosse vero il loro assunto da una parte l'inabissamento italiano in una guerra d'aggressione globale asservita agli Stati Uniti, dall'altra la tenuta di una maggioranza - nessun argomento terrebbe. Tanto meno gli argomenti pratici, come il regalo fatto al centro destra: essi deridono la "riduzione del danno” in cui vedono solo un miserabile espediente (strano, per chi ha dovuto occuparsi di tossicodipendenza), perché l'etica non viene a patti con la pratica. Con la logica però anche i principi più solenni dovrebbero fare i conti. E dunque, a che cosa servono, nell'Europa di oggi, le elezioni politiche, che cosa si va a fare in Parlamento? Non voglio spingere il sospetto nei confronti della "sinistra radicale" fino al folklore di immaginarla ancora persuasa che si vada in Parlamento per impedirgli di funzionare, spingere alla crisi della "democrazia borghese", e prepararle una soluzione sovietica non appena le masse saranno di nuovo mature (Qualcuno tuttavia parla ancora questa lingua morta). Resta, dichiarata da loro, la "questione di coscienza". Ebbene, se si riconosca, laicamente, semplicemente, che alle elezioni si partecipa, e in Parlamento si sta, per far governare una maggioranza contro l'altra, il desiderio di fare la rivoluzione o l'obiezione di coscienza devono trovarsi altri campi da gioco. Nelle elezioni politiche si gioca sul tanto una maggioranza contro l'altra. Non è in ballo il proprio ideale e nient’altro, la rivoluzione o la purezza della coscienza, l'assolutezza che non ammette termini di confronto, bensì il confronto fra quello che consente la propria maggioranza, e quello che assicurerebbe l'altra. Con l'altra Calderoli direbbe che i francesi sono negri musulmani e comunisti, ma da ministro. Con l'altra si avrebbe un filoamericanismo di principio (e un filoputinismo di fatto). Poco europeismo, poca autonomia, poca distinzione. Se davvero la coscienza personale osta insuperabilmente a un voto sul rifinanziamento della missione in Afghanistan, si può lasciare il proprio seggio al prossimo della lista, e tornare nei luoghi in cui l'assolutezza morale è di casa. Così si rispetterebbe il debito con la propria coscienza, e non si metterebbe a repentaglio quel governo per il quale la meta più uno, almeno, degli italiani ha votato, e con una cosi grande aspettativa. Non lo faranno, i senatori tanto applauditi nell'assemblea romana da diventare ostaggi di quegli applausi. E del resto hanno giustificazioni da accampare, in una maggioranza che a ogni pié sospinto vede spuntare una cresta pronta a cantare il proprio ricatto: O mi date il tal ministro o sottosegretario... O correggete la tale legge come piace a me... Canzone di tutti i giorni. In un paese normale, e in una democrazia dell’alternanza, tutti i partecipanti di uno schieramento dovrebbero attenersi alla premessa di non evocare mai la minaccia di far mancare la maggioranza. I loro rispettivi argomenti diventerebbero così argomenti, liberi, disinteressati, con vinti: altrimenti, sono piccoli ricatti. O grandi, dipende dalle conseguenze.

Torna la democrazia a Tarpaulinia

Le oceaniche dimsotrazioni di piazza tenutesi nei giorni scorsi in tutta Tarpaulinia in seguito allo sciopero generale coordinato dal TCSA sono sfociate alcuni giorni fa in tragedia: reparti della Polizia Speciale di Sicurezza hanno aperto il fuoco sulla folla uccidendo 123 persone a Gran Tarpaulia.
La situazione, subito tesa, e' esplosa durante i funerali nella cattedrale multiconfessionale di San Tarpaulio quando elementi in uniforme della Polizia Speciale di Sicurezza hanno arrestato simultaneamente durante la perorazione funebre il cardinale Onofrio Parreira, l'Ayatollah Ali' Suleiman, il Gran Rabbino di Tarpaulinia Marco Levi, il priore del Wat Tarpul Nguyen Theradavatta. I rappresentanti indu', sikh, animisti e delle varie denominazioni protestanti sono riusciti a fuggire tra la folla. I religiosi stavano condannado la furia omicida della PSS quando sono stati ammanettati.

La folla inferocita ha immediatamente attaccato gli agenti che hanno di nuvo aperto il fuoco, ma non e' servito: sono stati linciati ed i prigionieri liberati. La notizia della nuova strage - nella cattedrale sono rimaste a terra 49 persone - ha infiammato la folla che occupava le strade che ha preso d'assalto le sedi dlela PSS.

Unita' dell'esercito fatte affluire in citta' dalla giunta si sono rifiutate di sparare, la 3a brigata paracadutisti "Wombats From Above" ha fucilato alcuni dei propri ufficiali e preso d'assalto il palazzo della giunta seguita da altri reparti militari e da volontari del TCSA. I militari fedeli al Wombato ed alla democrazia si distinguevano per i garofani sui loro fucili.
I generali golpisti, purtroppo, sono fuggiti a bordo di un aereo e si sono rifugiati presso le brigate corazzate della PSS in corso di addestramento nel Riotmark.

Tutti i partiti politici hanno ripreso la loro attivita', le leggi emanate dalla junta sono decadute in blocco. Tarpaulina torna al suo assetto confederale ed all'amata badiera con il vombato bianco in campo rosso.

Dopo un breve periodo nel quale Tarpaulinia e' stata governata da comitati popolari e dalla TCSA, le istituzioni democratiche sono state oggi ripristinate e parlamentari e ministri dello scorso governo - rientrati dalla prigionia, dall'estero o dalla clandestinita' - hanno ripreso le loro funzioni in amministrazioni di solidarieta' nazionale aperte a tutti i partiti sia a livello confederalem, che dei singoli stati che di municipio. Entro 10 giorni si terranno le elezioni generali. L'ultimo, indimenticato, Gran Wombato, presidente del comitato politico della TCSA durante il periodo nero della junta fascista e' tornato in carica.