29/10/09

I politici hanno zero diritti alla privacy

Scoprite perchè in un post da noiseFromAmeriKa segnalato da Ipazia, che sullo stesso argomento con riferimento ai casi Berlusconi e Marrazzo ha scritto un bel post che ha ricevuto interessantissimi commenti. [LINK]

6 commenti:

Yossarian ha detto...

Be', no Palmiro.

I politici hanno eccome diritto alla privacy, come chiunque altro.

Se per privacy intendiamo una fedina penale pulita, essere onesti e moralmente credibili ok, allora in quel senso devono essere scandagliati senza pieta'.

Ma la loro vita privata e familiare e' sacra e non si tocca.

Certo se poi uno va a puttane, a trans, o si fa beccare con le interniste della Casa Bianca, allora deve affrontare giustamente l'opinione pubblica e renderne conto, ma che la buoncostume si metta costantemente a seguire i politici per scoprire cosa fanno in camera da letto, no, questo no.

E' una china molto ripida Palmiro.

Come per i magistrati, che da magistrati si sono trasformati erroneamente in "giustizieri" o eroi della democrazia.

Non va bene.

PS sono d'accordo con Ipazia sul fatto che Marrazzo perlomeno si e' dimesso.

Palmiro Pangloss ha detto...

@Yossarian: Sono daccordo con il post di nFa: chi ha una carica elettiva ha *meno* diritti degli altri cittadini proprio per garantire a questi ultimi il diritto di sapere chi hanno eletto. E questo diritto degli elettori e' preponderante su quello dell'eletto perche' l'eletto ha un potere immenso sugli elettori.

Yossarian ha detto...

Palmiro, ti copio-incollo quanto ha scritto Blumfeld nel suo ultimo post, che e' quello che penso anch'io:

"Una linea progressista avrebbe dovuto rimarcare in primo luogo che non si fanno processi alle vittime, che le vittime vanno protette da gogne di qualunque tipo, e che le dimissioni, pur rispettabili in quanto frutto di una scelta personale e privata, non sono in alcun modo un atto dovuto e sicuramente non la conseguenza di uno sbaglio, perché fintantoché non viene violata alcuna legge, le scelte private rimangono tali, e non errori pubblici di cui scusarsi."

Andare coi trans caro Palmiro non viola nessuna legge.
Io potrei fare i festini rosa e macho gay con persone adulte e consenzienti senza che questo infici la mia capacita' di essere che so, un ottimo CEO.

Quello della sinistra e' moralismo becero e strumentale.
Su questo ha ragione Uriel.

Non e' come fare leggi ad personam (Berlusca) oppure essere sotto inchiesta per collusione con la sacra Corona Unita (sinistra di Bari)

Questi sono i casi in cui non esiste la privacy.

Ciao

Il Goeben, la prossima settimana.

:-)

Palmiro Pangloss ha detto...

@Yossarian: mi hai travisato. A me che il cittadino Marrazzo vada con i trans, pagando, non fa ne caldo ne freddo, me ne strabatto, faccia cio' che vuole. Che l'eletto Marrazzo si renda ricattabile - perche' fa di nascosto cose che il suo elettorato di riferimento a torto o a ragione riprova - ovvero che menta invece m'interessa. Per esemplificare, se Pannella si fa una canna o Vendola ha il fidanzato affari loro, non m'interessa. Ma se sei un paladino della famiglia e poi ti trovano con una escort collassata per la coca, beh si che mpinteressa come elettore.

Yossarian ha detto...

Palmiro, rinfacciare scheletri nell'armadio e' una prassi che in Italia potrebbe andare avanti per anni, tale e' la quantita' di cadaveri occultati negli armadi di entrambe gli schieramenti.

Non se ne esce piu', e in questo ricito Uriel.

Quel che mi ripugna e' che per cambiare le Repubbliche in Italia si sia prima ricorso alla magistratura e ora alla Buoncostume.

E le urne?

Chi scrivera' il prossimo programma della sinistra? I Mormoni?

E quello della destra? Hugh Hefner?

Male, molto male Palmiro.

Oh non mi fraintendere, mica ce l'ho con te. Ci mancherebbe altro.

Io a Palmiro lo voterei a occhi chiusi.

:-)

Palmiro Pangloss ha detto...

Premesso che Uriel ha mediamente sempre torto, e quando non ce l'ha e' talmente supponente da avercelo lo stesso, continui a fraintendermi. Io non parlo di pruderie, parlo diinformazione su chi detiene il potere.