05/02/09

E' peggio che sbagliato, e' stupido

I medici devono denunciare gli immigrati clandestini che si presentano per farsi curare. Ora, a parte che questo provvedimento e' incostituzionale e radicalmente contrario alla deontologia medica, anche dal punto di vista pratico e' una evidente puttanata potenzialmente pericolosa. Il Sig. Karim, che viene dal Senegal ha la TBC (o un'altra malattia contagiosa a scelta) che li da lui e' endemica, ma non e' in regola, cosi' non si cura se no si ritrova in un CPT. Idem il Sig. Mircea dalla Moldavia, il Sig. Ivan dalla Bielorussia, il Sig. Singh dall'India, in Sig. Reza dal Pakistan, etc. Al mio occhio non-medico questo si chiama pericolo di epidemia, cosi' prima o poi tocchera' anche al Walter Busnaghi di Carugate Brianza, elettore leghista, beccarsi la TBC. A quel punto ci sara' l'allarme immigrati che portano le malattie, di conseguenza qualche altro provvedimento incostituzionale, disumano e controproducente. [LINK]

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Mia mamma che e' medico condotto ha gia' detto che al decreto rispondera' con una pernacchia degna di Eduardo de Filippo e inoltre ha espresso le tue stesse preoccupazioni Palmiro


Yossarian

Anonimo ha detto...

Perché allora discriminare quelli che si presentano al pronto soccorso con una ferita da taglio o da sparo, per i quali c'è l'_obbligo_ di denuncia, neanche la _facoltà_ come per i clandestini?
Non c'è il pericolo che muoiano dissanguati rinunciando alle cure?

Shylock

Palmiro Pangloss ha detto...

@Shylock: Eppure e' semplice, perche' se hai un proiettile in corpo sono affari tuoi, se hai la TBC miei.

Anonimo ha detto...

Quindi il discrimine è la pericolosità sociale?
Allora i clandestini non infettivi si dovrebbero denunciare.
Allora i mafiosi invece no: potrebbero vendicarsi sui medici, o mettendo una bomba in ospedale.
(Ma non erano i leghisti quelli che dicevano che gli immigrati portano le malattie? Se il problema è quello, allora vanno tenuti nei CPT, in quarantena.)

Shylock

Palmiro Pangloss ha detto...

@Shylock: Perche' mi fai ripetere cio' che ho gia' scritto? Comunque, se denunci i "non infettivi" l'effetto rimane lo stesso: chi e' malato avra' paura di farsi curare.

Anonimo ha detto...

Vorrei capire qual e' il tuo argomento.
Se e' "e' incostituzionale denunciare chi va a farsi curare" (a parte che vorrei sapere esattamente quale articolo stabilisca una zona franca, in cui doveri civici ed obbligatorieta' dell'azione penale improvvisamente non valgono piu') ed "e' contro la deontologia medica", vorrei capire perche', invece, non solo per il mafioso, ma pure per me, cittadino incensurato, che potrei essermi tagliato sbucciando cipolle o sparato incespicando mentre andavo a caccia, la costituzione e la deontologia non valgono.
Perche' non sono abbastanza pericoloso? Dovrei presentarmi al pronto soccorso e dire 'a chi fa la spia, la prossima pallottola la pianto in mezzo agli occhi', per vedere rispettata la mia privacy?
Ho meno diritti di un clandestino?

Shylock

Palmiro Pangloss ha detto...

@Shylock: Tu hai esattamente gli stessi diritti. Se vai all'ospedale con una ferita da taglio o da arma da fuoco ti curano, e avvertono la polizia, cosi' come farebbero nel caso che la ferita l'avesse un clandestino. Il problema nasce quando tu e il clandestino andate al pronto soccorso perche' vi fa male la pancia: a te ti curano e stop, a lui invece pare che lo dovrebbero denunciare.

Anonimo ha detto...

Pare che entrare e soggiornare clandestinamente in un Paese non sia lecito (prova a farlo negli USA, per vedere se quando ti beccano ti danno un foglietto di via, e quando ti ribeccano a spacciare droga, ti rilasciano quasi subito, come il simpatico stupratore di Bologna), mentre maneggiare coltelli, di per se', non e' necessariamente illecito.
Ma anche ammesso che lo sia, nell'un caso l'illecito (presunto) fa decadere le tutele costituzionali e deontologiche, nell'altro no.
Se i medici sono tenuti al segreto professionale, dovrebbero esserlo sempre. Invece gli alti lai si levano solo adesso (di fronte, lo ribadisco, non ad un obbligo ma alla _possibilita'_ di denuncia: una burletta, insomma). E' questo che non mi sta bene.

Shylock

Palmiro Pangloss ha detto...

Entrare clandestinamente in un paese democratico e' un illecito amministrativo, non un reato penale. I medici, come gli altri cittadini, sono tenuti a denunciarte i reati dei quali vengono a conoscenza. BTW gli USA sono strapieni di clandestini.

Anonimo ha detto...

Beh, qui ad esempio si parla di _reato_ d'immigrazione clandestina (che viene pure previsto come aggravante per altri reati):
http://it.notizie.yahoo.com/9/20090115/tpl-schifani-su-reato-clandestinita-rive-63dff88.html

Vero che negli USA ci sono tanti clandestini, ma non c'è, nelle città, la corte dei miracoli di questuanti, nulla(o peggio)facenti e carabattolieri che si vede qui (e che non si vede neppure nei Paesi europei più civili). E quando li beccano son cazzi.
Ho visto un documentario (pure premiato) su un raid in una fabbrica del Massachusetts, che aveva commesse governative ma impiegava clandestini. Li hanno rastrellati con un'operazione di tipo militare, senza guardare in faccia a nessuno (madri separate dai bambini piccoli, etc.), trasferiti in centri di detenzione e rimpatriati in aereo a stretto giro di posta.
Notare che facevano zaini per l'esercito, mica spacciavano droga o stupravano ragazzine.

Shylock

Palmiro Pangloss ha detto...

> Beh, qui ad esempio si parla di > _reato_ d'immigrazione
> clandestina

Siamo infatti sulla proverbiale slippery slope.


> Vero che negli USA ci sono tanti > clandestini, ma non c'è, nelle
> città, la corte dei miracoli di > questuanti, nulla(o
> peggio)facenti e carabattolieri > che si vede qui

Torno dagli USA giusto ora. Non solo la "corte" c'e', ma ci sono anche i messicani clandestini in fila ad aspettare un lavoro dai caporali fuori dalle imprese edili e aziende simili. A Berkeley, non a Sarcazzoville.

> E quando li beccano son cazzi.

Quando li beccano si applica la legge, come doveroso in uno stato di diritto. Resta che negli USA si stimano tra gli 11 ed i 13 milioni di clandestini, i figli dei quali - se nati negli USA - sono automaticamente cittadini USA.

Palmiro Pangloss ha detto...

Dimenticavo, le maggiori citta' USA hanno emanato provvedimenti che VIETANO alle proprie forze di polizia ed alla propria burocrazia di collaborare con le autorita' federali per la repressione dell'immigrazione clandestina, nonche' di ricercare, richiedere e conservare informazioni sullo status d'immigrato dei cittadini.

Anonimo ha detto...

Per 'corte dei miracoli' non intendo chi va a cercarsi un lavoro vero dove, appunto, danno lavoro, come fuori da una fabbrica, ma quelli che, come succede qui, spadroneggiano nel cuore delle città, infastidendo passanti, occupando suolo pubblico con ciarpame taroccato a 100mt dal Comune e menando pure i vigili, se si azzardano ad andargli a dire qualcosa.
Io un simile scempio, nei centri città americani (ma neppure tedeschi, belgi, olandesi o inglesi) non mi ricordo proprio d'averlo visto: tu sì?

"i figli dei quali - se nati negli USA - sono automaticamente cittadini USA".

Thanks a lot, lo sapevo già: per quello la madre veniva deportata e il piccolino restava lì.
E il raid di cui parlavo lo fecero, infatti, i federali, in assetto da battaglia cogli elicotteri e i cani.

Shylock

Palmiro Pangloss ha detto...

Fare il bracciante a giornata, senza contratto e senza assicurazioni, e' "lavoro vero" mentre fare l'ambulante senza licenza no? E perche' mai? A scelta, fossi un clandestino, cercherei di dedicarmi al commercio piuttosto che al movimento terra a braccia. Di ambulanti, poi, ne ho visti un po' dappertutto, non solo in Italia. Certo, restando agli USA, in altri posti e' enormemente piu' semplice per un immigrato clandestino dedicarsi ad una attivita' commerciale lecita. Ti stupira' sapere che pressoche' tutti i clandestini che lavorano, negli USA, pagano le tasse locali e federali. E che ai loro figli e' garantito l'accesso alla scuola pubblica, che fara' pena ma qualcosa e', nonche' a loro e' garantito lo stesso accesso alle strutture sanitarie che ai cittadini USA.

Ma poi, me la spieghi una cosa? Che t'hanno fatto 'sti clandestini di personale?

Anonimo ha detto...

Personalmente a me, poco o nulla.
E' che non sopporto i furbi e i prepotenti.
E mi danno fastidio le animelle belle in salmi' che ooooh, maccome fanno pagare 75euri (o quant'è) il permesso di soggiorno, razzismo e ignominia: conosco personalmente immigrati in Olanda che di euri ne pagano 500, per il permesso di soggiorno annuale, senza che nessun inutile idiota gridi alle 'leggi razziali'.

E di nuovo, mi sento discriminato io, che in ogni posto dove sono andato sono entrato bussando, chiedendo il permesso anche se invitato (borse di studio), eppure mi hanno contato i soldi in banca e pure i peli del culo, prima di mettermi un timbrino (e facendomelo pagare), senza che per questo mi mettessi a frignare: è casa loro, se ci voglio andare faccio come dicono loro, period.

Comunque, 'accesso alle strutture sanitarie' USA vuol dire che sì, se ti trovano rantolante per strada ti raccattano, ma se poi ti vuoi far curare sul serio, paghi, tu o la tua assicurazione.

PS: Ma nel tuo concetto di 'lavoro vero' rientra spacciare ciarpame contraffatto, mendicare o insudiciare proditoriamente i parabrezza ai semafori?

Shylock