22/12/10

Il (Secondo? Terzo?) mestiere più antico del mondo



Il titolo di mestiere piu' antico del mondo - non considerando le attività di pura sussistenza - se lo contendono il prete, il soldato e la puttana. Attività peraltro strettamente collegate su piani molteplici. A tuttoggi di preti, tra le fortune alterne delle diverse religioni, è pieno il mondo, di puttane idem, e anche di soldati. Questi ultimi pero' non godono di buona stampa al giorno d'oggi, meno ancora ne godono i soldati mercenari - che poi mi pare un inutile pleonasmo data l'etimologia di soldato - che sono visti dal diritto internazionale automaticamente come criminali, a prescindere dal loro comportamento sul campo. Tanto che i mercenari, che ovviamente esistono, dato che servono, e anzi prosperano come supporto agli eserciti regolari di paesi piu' o meno sviluppati, non si chiamano piu' "mercenari", bensì "Military Contractors". Che poi significa mercenari, ma vabbe' è una cosa da avvocati ed è meglio non entrarci. Eppure storicamente le truppe mercenarie non si sono comportate mediamente peggio delle truppe regolari, anzi delle due forse un po' meglio. Certo, hanno talvolta commesso atrocità inenarrabili, ma mai come quelle commesse da giovani di leva ventenni o da solide truppe professioniste a lunga ferma al servizio del Re, della Repubblica o del Sol dell'Avvenire. Emblematicamente, dopo Stanleyville al 5th Commando di Mad Mike O'Hare e ai piloti cubani della CIA nessuno l'ha ringraziati,  eppure hanno salvato un sacco di gente. Spero li abbiano pagati profumatamente. A Firenze nel XIV, secolo a Giovanni l'Acuto almeno gli hanno fatto dipingere un bel monumento (non fondere, 'sti pidocchi) da Paolo Uccello, oltre a titoli, privilegi e - ovviamente - soldi. Insomma mi chiedo, si puo' fare a testa alta qualsiasi lavoro, utile e meno utile alla collettività, vendendosi al miglior offerente, ma il soldato no. Boh.

Un piccolo consiglio librario, leggetevi Le Armi, i Cavalli e l'Oro su Giovanni l'Acuto è imperdibile.

2 commenti:

Roberto da Costa ha detto...

Vabbè, la cattiva stampa serve a formare il personaggio, che tra l'altro trovo una positiva dis-ideologizzazione del mestiere della guerra, che sarebbe meglio se non ci fosse ma, dato che c'è, è bene che sia lasciata a chi se ne intende.

Anonimo ha detto...

appunto, i professionisti a soldo facevano meno disastri dei dilettanti ideologicizzati...
poi bisogna considerare che questi sporchi bianchi mercenari stendevano per necessità di cose dei negretti tanto simpatici... adesso che i negretti continuano a ammazzarsi, ma tra di loro, non frega niente a nessuno.

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