28/07/09
21/07/09
20/07/09
L'impresa piu' grande dell'umanita' compie 40 anni
Qui trovate un sacco di belle immagini relative allo sbarco dell'uomo sulla Luna [LINK]
19/07/09
14/07/09
10/07/09
07/07/09
Sto iniziando a vergognermi seriamente
Secondo il Guardian, da confidenze fatte da ambienti diplomatici di paesi membri del G8, pare che l'organizzazione del G8 dell'Aquila - gia' a mio modesto giudizio un'idea di merda quella di tenere un summit in una città vittima recente di un terremoto - sia talmente penosa e l'Italia talmente irilevante che si pensi di cacciarla dal G8. Ora forse sono chiacchiere, anzi mi pare probabile, ma perche' simili chiacchiere non si sentono mai a proposito, che so, della Francia? [LINK]
04/07/09
Caduti.
Nel corso dell'offensiva NATO nella valle dell'Helmand e' caduto, tra gli altri, il Tenente Colonnello delle Guardie Gallesi Rupert Thorneloe. Lascia una moglie e due figlie. Aveva la mia eta', e nelle sue scelte era piu' consegente di me. Assieme a lui e' morto il soldato Joshua Hammond di 18 anni. Per ricordarli uso le parole del Maggiore Chris Keeble, del 2nd Para, durante la guerra delle Falkland “The death of a commanding officer is no less and no more of a tragedy than the death of a private soldier.” [LINK]
03/07/09
Fenomenologia del rossobruno
Varg spiega con poche, azzeccate, parole quello strano essere che e' il rossobruno:
Il rossobruno è una persona con un'altissima concezione di sé e delle proprie capacità. Allo stesso tempo questa persona, per via di un lavoro noioso, della mancanza di un partner, di un basso reddito o di un mix delle tre cose, si trova a vivere una vita insoddisfacente. Il contrasto che trova fra l'alta considerazione di sé e la sua mancata riuscita esistenziale viene dal rossobruno imputata non a proprie mancanze, ma al sistema in cui vive, che viene gradualmente ad identificarsi col male assoluto, la cui fine garantirebbe a lui un'esistenza migliore. Insomma, una volta venuto meno il satana che gli tarpa le ali, il rossobruno ritiene di potersi finalmente librare alto in cielo conformemente alla sua intrinseca natura di aquila, e per questo fa il tifo per qualsiasi cosa sia in qualche modo contrapponibile al satana che lo opprime. Questo fattore liberatorio che si contrappone al male viene quindi, per via di un semplice approccio dualistico identificato con il bene e qui arriva il punto: nonostante quanto detto, il rossobruno comunque condivide con la civiltà a cui appartiene tutta una serie di principi, secondo i quali far crollare due torri uccidendo cinquemila persone o ammazzare dei manifestanti che protestano contro delle elezioni fasulle sono cose sbagliate e che pertanto i rappresentanti del bene non possono aver davvero compiuto. Da qui le teorie del complotto, quelle teorie cioè che fanno ricadere la responsabilità dell'atto da loro percepito come negativo, comunque sulla parte che a loro è nemica. Per questa ragione, o Neda era un agente della CIA, o era una vittima inconsapevole dei maneggi delle plutocrazie, o il suo assassinio non è mai avvenuto. Al fine di non ammettere che i suoi possano compiere il male, di fronte a un atto malvagio il rossobruno sostiene sempre che non sia avvenuto o che comunque in ultima istanza i responsabili siano i cattivi.
Il rossobruno è una persona con un'altissima concezione di sé e delle proprie capacità. Allo stesso tempo questa persona, per via di un lavoro noioso, della mancanza di un partner, di un basso reddito o di un mix delle tre cose, si trova a vivere una vita insoddisfacente. Il contrasto che trova fra l'alta considerazione di sé e la sua mancata riuscita esistenziale viene dal rossobruno imputata non a proprie mancanze, ma al sistema in cui vive, che viene gradualmente ad identificarsi col male assoluto, la cui fine garantirebbe a lui un'esistenza migliore. Insomma, una volta venuto meno il satana che gli tarpa le ali, il rossobruno ritiene di potersi finalmente librare alto in cielo conformemente alla sua intrinseca natura di aquila, e per questo fa il tifo per qualsiasi cosa sia in qualche modo contrapponibile al satana che lo opprime. Questo fattore liberatorio che si contrappone al male viene quindi, per via di un semplice approccio dualistico identificato con il bene e qui arriva il punto: nonostante quanto detto, il rossobruno comunque condivide con la civiltà a cui appartiene tutta una serie di principi, secondo i quali far crollare due torri uccidendo cinquemila persone o ammazzare dei manifestanti che protestano contro delle elezioni fasulle sono cose sbagliate e che pertanto i rappresentanti del bene non possono aver davvero compiuto. Da qui le teorie del complotto, quelle teorie cioè che fanno ricadere la responsabilità dell'atto da loro percepito come negativo, comunque sulla parte che a loro è nemica. Per questa ragione, o Neda era un agente della CIA, o era una vittima inconsapevole dei maneggi delle plutocrazie, o il suo assassinio non è mai avvenuto. Al fine di non ammettere che i suoi possano compiere il male, di fronte a un atto malvagio il rossobruno sostiene sempre che non sia avvenuto o che comunque in ultima istanza i responsabili siano i cattivi.
02/07/09
Oh, East is East, and West is West, and never the twain shall meet
A volte viene da pensare che Kipling avesse ragione. Mah.
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