30/04/08

Diventate italiani, conviene?

In questo paese c'e' una deriva preoccupante. Insomma, razzismo ce n'e' sempre stato, non e' quello a fare la differenza tanto e' uniformemente diffuso ovunque. A fare la differenza e' lo sfruttamento da parte delle forze politiche di temi latenti nella societa'. Per fare un esempio molto intelligente letto altrove, negli anni '50 re '60 durante la grande emigrazione interna dal meridione e dal Veneto verso le fabbriche piemontesi e lombarde c'era un forte razzismo verso gli immigrati esattamente come ora. Ma nessun partito politico tento' nemmeno da lontano di sfruttarlo a scopi elettorali sobillando le paure dell'elettorato. Certo c'e' una grossa differenza: allora le vittime del razzismo erano elettori, oggi no. Anche per questo, oltre che per elementari motivi di democrazia (no taxation without representation ancora dovrebbe significare qualcosa), urge riformare la disciplina della concessione della cittadinanza in senso piu' veloce, semplice e snello. Non solo, dovremmo - noi stato italiano - spingere mediaticamente in tal senso: ci dovrebbe essere una campagna martellante il cui messaggio dovrebbe essere "diventate italiani, conviene!". Ma conviene?

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti! un'analisi breve ma azzeccatissima..